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La Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023) ha introdotto significative modifiche all'indennità di congedo parentale relativa ad un secondo mese, sul totale dei 6 previsti entro il 6° anno di vita del bambino.

Aumento dell'Indennità per Congedo Parentale

Una delle principali innovazioni riguarda l'incremento dell'importo dell'indennità spettante ai genitori che fruiscono del congedo parentale.

La Legge di Bilancio 2024 ha stabilito che l'indennità passi

Condizioni di Spettanza

Per poter usufruire dell'indennità maggiorata, i genitori devono essere lavoratori dipendenti e aver terminato il congedo di maternità o paternità obbligatorio successivamente al 31 dicembre 2023. È inoltre richiesto che il bambino abbia un'età massima di sei anni.

Il messaggio 1629 del 26 aprile 2024 dell'INPS amplia la possibilità per i datori di lavoro di conguagliare le prestazioni già erogate al 30% con un'ulteriore integrazione all'80% nei flussi di maggio e giugno 2024.

Il congedo parentale può essere fruito da entrambi i genitori del bambino, consentendo loro di essere presenti durante i primi anni di vita. Può essere utilizzato contemporaneamente, in modo alternato o in modalità spezzata, dando la flessibilità necessaria per gestire le esigenze familiari e lavorative.


Il nuovo congedo parentale rappresenta un importante passo avanti nel sostegno ai genitori lavoratori. Grazie all'aumento dell'indennità e alla semplificazione delle procedure di denuncia contributiva, si offre un maggiore sostegno economico e una migliore conciliazione tra vita familiare e lavorativa


FRINGE BENEFIT

NOVITA' 2024


La Legge di Bilancio per il 2024 ha aumentato significativamente l'importo dei fringe benefit esenti dal reddito tassabile dei dipendenti:

Fino a €1.000 per tutti i lavoratori dipendenti.

Fino a €2.000 per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico.

I fringe benefit rappresentano vantaggi aggiuntivi che i dipendenti possono ricevere dal datore di lavoro, come buoni pasto o auto aziendali, e sono erogati in aggiunta alla retribuzione ordinaria per migliorare il benessere del lavoratore. Tuttavia, non c'è un obbligo da parte dell'azienda di fornirli.


Dal punto di vista fiscale, l'articolo 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) stabilisce che il valore dei fringe benefit non concorre alla formazione del reddito del lavoratore se il valore complessivo non supera una certa soglia, attualmente fissata a €258,23 per il periodo d’imposta. Tuttavia, se questa soglia viene superata, l'intero importo diventa soggetto a tassazione ordinaria.


La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto importanti novità anche riguardo ai beni oggetto di fringe benefit e ha esteso le spese rimborsabili. Ora, oltre alle spese sostenute per utenze domestiche come acqua, luce e gas, rientrano anche le spese sostenute per canoni di locazione e interessi di mutuo. Queste spese devono essere riconducibili all’immobile adibito ad abitazione principale del beneficiario.

Relativamente alle utenze, le stesse devono essere riferite a:

Utenze relative agli immobili ad uso abitativo posseduti o detenuti dal dipendente o dal coniuge o dai familiari del dipendente, a condizione che ne sostengano effettivamente le spese.

Utenze per uso domestico, incluse quelle intestate al condominio e ripartite fra i condomini per la quota a loro carico. Rientrano quindi anche le spese condominiali sostenute per il riscaldamento o l’acqua ad uso domestico.

Utenze per uso domestico che, pur essendo intestate al locatore, vengono riaddebitate all’inquilino. Le utenze risultanti da fatture datate 2024 devono riguardare consumi effettuati nel 2024 e essere pagate/rimborsate dal datore di lavoro entro il 12 gennaio 2025.


I lavoratori che desiderano beneficiare dell'agevolazione devono presentare al datore di lavoro un'apposita autocertificazione nella quale attestare di avere uno o più figli fiscalmente a carico, indicando anche i rispettivi codici fiscali.


I datori di lavoro devono conservare la documentazione comprovante le spese sostenute dai dipendenti. L'importo dei fringe benefit deve essere corrisposto entro il 12 gennaio 2025 per essere esente da tasse e contributi.



 


ESONERO LAVORATRICE MADRE 2024


La legge di Bilancio 2024, ha previsto un abbattimento completo dei contributi per le  lavoratrici madri con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato nel limite massimo annuo di 3.000 euro.


Tutte le lavoratrici madri, dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati (anche non imprenditori), inclusi quelli nel settore agricolo, possono accedere all'esonero contributivo.

L'esonero è applicabile anche ai rapporti di apprendistato e a quelli convertiti da tempo determinato a tempo indeterminato. Restano Esclusi i rapporti di lavoro domestico.


L'esonero si applica per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 per le madri di tre o più figli, l'esonero dura fino al compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo.


Per le madri di due figli, l'esonero è valido fino al compimento del decimo anno del figlio più piccolo. L'esonero si applica anche alle adozioni e affidamenti.


L'esonero contributivo è del 100% della contribuzione previdenziale a carico della lavoratrice.

La misura è nel limite massimo di 3.000 euro annui, riparametrato su base mensile 250 euro (€ 3.000/12).

Le soglie massime sono valide anche per i rapporti di lavoro part-time, senza necessità di riparametrazione.

L'esonero cessa alla data del 31 dicembre 2026 o nel mese di compimento dell'età richiesta per i figli, a seconda di quale evento si verifichi prima. Nel caso dell'esonero per madri di due figli, cessa alla data del 31 dicembre 2024 o nel mese di compimento del decimo anno del figlio più piccolo, a seconda di quale evento si verifichi prima.


Alternatività con l'Esonero IVS: L'esonero contributivo è strutturalmente alternativo all'esonero sulla quota IVS a carico del lavoratore previsto dall'articolo 1, comma 15, della legge di Bilancio 2024.

Se sussistono i presupposti per entrambe le misure, si applica solo una delle due in modo alternativo. Dopo la fruizione di una delle due misure di esonero, si può ricorrere, nel mese successivo, all'altro esonero se sussistono i requisiti.

Domanda

Lavoratrici pubbliche e private con contratto a tempo indeterminato possono comunicare al datore di lavoro l'intenzione di usufruire dell'esonero, indicando il numero e i codici fiscali di due o tre figli.


ASSUNZIONE NEET  2023




Al fine di sostenere l’occupazione dei giovani NEET , il decreto legge n°48 del 4 maggio 2023, ha introdotto un importante incentivo alle assunzioni, a partire dal 1° giugno 2023.

Ecco Le caratteristiche principali:

L’incentivo è rivolto alle aziende che procedono a nuove assunzioni di giovani effettuate dal 01/06/2023 al 31/12/2023. 

L'incentivo  è pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile con un durata 12 mesi.


Nel caso di cumulo con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa l’incentivo è riconosciuto nella misura del 20% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.


Il beneficio è cumulabile con l’incentivo triennale per i giovani under 36 ma in questo caso si riduce al 20%.


L’incentivo si applica anche alle assunzioni effettuate a scopo di somministrazione e al contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere. Restano esclusi i rapporti di lavoro domestico.


L'incentivo spetta qualora ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni:

  • Alla data di assunzione il lavoratore non abbia compiuto il trentesimo anno di età;
  • Che non lavorino e non siano inseriti in corsi di studio o formazione (NEET);
  • Che siano registrati al Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani.


La domanda per la fruizione dell’incentivo deve essere trasmessa telematicamente all’Inps, che provvede entro 5 giorni a fornire un’effettiva disponibilità delle risorse per l’accesso all’incentivo.


Una volta verificata l’effettiva disponibilità delle risorse “prenotate”, al richiedente è assegnato un termine perentorio di 7 giorni per provvedere alla stipula del contratto di lavoro che dà titolo all’incentivo e comunicarlo a sua volta all’Inps.


Si tratta di termini perentori decorsi i quali il richiedente decade dalla riserva di somme operata in suo favore, che vengono conseguentemente rimesse a disposizione di ulteriori potenziali beneficiari.


La copertura finanziaria destinata per tale incentivo è pari ad 80 milioni per l’anno 2023. Le domande possono essere presentate dal 1° giugno 2023 fino al 31 dicembre 2023.


Le richieste di incentivo saranno evase dall’Inps secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino ad esaurimento fondi.


NASpI ANCHE CON dimissioni DEL PADRE

INPS circolare n. 32/2023



Con la circolare 32/2023, l’INPS fornisce le istruzioni amministrative in materia di accesso alla prestazione di disoccupazione NASpI a seguito di dimissioni del lavoratore padre che ha fruito del congedo di paternità obbligatorio e del congedo di paternità alternativo dal 13 agosto 2022 (data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 105/2022).

  • Il lavoratore padre ha diritto all’indennità di disoccupazione NASpI, qualora ricorrano tutti gli altri requisiti legislativamente previsti, al pari della madre e non più nelle sole ipotesi di fruizione del congedo di paternità alternativo, fruibile “in caso di morte o di grave infermità della madre ovvero di abbandono, nonché in caso di affidamento esclusivo del bambino al padre”.




PART TIME FITTIZIO- SENTENZA DELLA CASSAZIONE

 

La IV° Sezione penale della Cassazione con la sentenza 24388/22 del 24 giugno.


ha stabilito un principio innovativo prevedendo che sussiste l’ipotesi di reato di sfruttamento del lavoro  nel caso di impiego a tempo pieno di lavoratori assunti formalmente a part time e retribuiti come tali.


Per la Cassazione si tratta di un reato istantaneo con effetti permanenti, il cui perfezionamento si realizza anche attraverso l’impiego o l’utilizzazione della manodopera in condizioni di sfruttamento e approfittando dello stato di bisogno, restando irrilevante il momento in cui si sia instaurato il rapporto di lavoro.


La Corte di Cassazione precisa  che, ai fini del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, lo stato di bisogno non va inteso come uno stato di necessità tale da annientare in modo assoluto qualunque libertà di scelta, ma come una situazione di grave difficoltà, anche temporanea, in grado di limitare la volontà della vittima e da indurla ad accettare condizioni particolarmente svantaggiose.




 Decreto flussi - nuove procedura per il rilascio del Nullaosta 


Il decreto legge 21 giugno 2022 n. 73 (c.d. decreto Semplificazioni fiscali) dispone percorsi di semplificazione per l’ingresso in Italia conseguente a motivi di lavoro di personale extracomunitario, disponendo che le verifiche per la concessione del nullaosta al lavoro subordinato di personale extra UE sono rimesse:
- ai professionisti di cui all'art. 1 della L. n. 12/1979 e cioè a coloro che siano iscritti nell'albo dei consulenti del lavoro nonché a coloro che siano iscritti negli albi degli avvocati o dei dottori commercialisti ed esperti contabili;
- alle organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale ai quali il datore di lavoro aderisce o conferisce mandato.

 

L’Ispettorato nazionale del Lavoro INL ha emanato la nota n. 3820/2022 con la quale informa che le verifiche di congruità - capacità patrimoniale, equilibrio economico-finanziario, fatturato, numero dei dipendenti, ivi compresi quelli già richiesti ai sensi del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 e tipo di attività svolta dall'impresa -spettano ai professionisti di cui all’art. 1 della L. n. 12/1979 e alle organizzazioni datoriali.

Inoltre , ai fini di una maggior consapevolezza di giudizio, il professionista e l’organizzazione datoriale devono altresì acquisire  il Documento unico di regolarità contributiva (DURC);


In caso di esito positivo delle verifiche è rilasciata apposita asseverazione che il datore di lavoro produce unitamente alla richiesta di assunzione del lavoratore straniero. L’Ispettorato ha, quindi, fornito ulteriori


L’asseverazione, sotto la responsabilità anche penale del dichiarante, dovrà dar evidenza di tutta la documentazione verificata ed essere dettagliatamente argomentata. Il professionista e l’organizzazione che rilasciano l’asseverazione sono comunque tenuti, al fine di semplificare eventuali accertamenti, a conservare la relativa documentazione per un periodo non inferiore a 5 anni.   


L’art. 44, comma 5, del D.L. n. 73/2022, la presentazione dell’asseverazione è esclusa “con riferimento alle istanze presentate dalle organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale che hanno sottoscritto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un apposito protocollo di intesa con il quale si impegnano a garantire il rispetto, da parte dei propri associati, dei requisiti di cui al comma 1”.

INDENNITA’ 200 € “UNA TANTUM” - Decreto-legge n. 50 del 2022


Il “Decreto Aiuti” ha previsto un’indennità una tantum di 200€ per diverse categorie di soggetti. L’indennità non concorre alla formazione del reddito (ai sensi del D.P.R. n. 917/1986).


Ciascun soggetto avente diritto può ricevere l’indennità soltanto una volta.


Di seguito sono descritti i requisiti e la modalità di erogazione per ciascuna categoria di soggetti aventi diritto.


  • Lavoratori dipendenti :

- L’indennità viene erogata in via automatica sulla busta paga di luglio 2022

 avendo i seguenti requisiti :

  • rapporto di lavoro dipendente “attivo” nel mese di luglio 2022 •
  • Contratto di lavoro iniziato almeno nel primo quadrimestre del 2022 •
  • Percepire una retribuzione imponibile non superiore a 2.692 € mensili



  • Lavoratori domestici:

-L’indennità non è automatica e viene riconosciuta soltanto previa presentazione domanda all’INPS.

Tra i requisiti richiesti è necessario avere almeno un contratto in essere alla data del 18 maggio 2022.


  • Percettori di NASPI

 L’indennità viene erogata in via automatica direttamente dall’INPS

Basta aver percepito la Naspi o la Dis-coll nella mensilità di Giugno 2022 


  • Percettori RDC

L’indennità viene erogata in via automatica direttamente dall’INPS con la mensilità di Luglio 2022. Nessun componente del nucleo deve aver già beneficiato dell’indennità una tantum di 200€ 


L'indennità di’ 200 € “UNA TANTUM” prevista dal Decreto-legge n. 50 del 2022 riguarda inoltre   pensionati, stagionali, intermittenti , co co co  e autonomi occasionali. 




Tirocini extra curriculari - novità legge di bilancio 2022


Tirocini extracurriculari, multa fino a 6mila euro se non si paga l’indennità


La Legge di Bilancio 2022 prevede dal 1° gennaio 2022:


  • indennità di partecipazione: congrua e una multa fino a 6000,00  euro se non si paga l’indennità


  • ricorso fraudolento al tirocinio sanzionato  con l'applicazione di € 50 per ciascun tirocinante e ciascun giorno di tirocinio se il tirocinio è svolto in modo fraudolento.


  • Obblighi in materia di salute e sicurezza per il soggetto ospitante,  tenuto al rispetto integrale delle disposizioni in materia di salute e sicurezza. Al tirocinante vengono pertanto applicate le stesse tutele previste in favore del personale dipendente.



Lavoro autonomo occasionale nuovi obblighi di comunicazione


A seguito della conversione in legge del c.d. Decreto Fiscale (D.L. n. 146/2021) è stato introdotto nel nostro ordinamento un nuovo obbligo di comunicazione per l’impiego dei lavoratori autonomi occasionali decorrente dal 21 dicembre 2021.


In particolare, la disciplina prevede che, allo scopo di monitorare e contrastare forme elusive nell’utilizzo di tale tipologia contrattuale, l’avvio dell’attività dei prestatori di lavoro autonomo occasionale ex art. 2222, Codice Civile, deve essere oggetto di una preventiva comunicazione all’Ispettorato del lavoro territorialmente competente, da parte del committente.

Le nuove indicazioni per effettuare la comunicazione prevedono la nuova applicazione predisposta dal Ministero del lavoro e operativa dal 28 marzo 2022.

Fino al 30 aprile 2022 sarà comunque possibile continuare ad effettuare la comunicazione anche a mezzo e-mail, secondo le modalità illustrate nella nota 29/2022. A decorrere  dal 1° maggio 2022,  l’unico canale valido  per assolvere all’obbligo comunicativo sarà quello telematico.


Con nota n.881 del 22 aprile 2022, l’Ispettorato Nazionale del lavoro interviene nuovamente sulle comunicazioni preventive per i lavoratori autonomi occasionali, attenzionando il caso di malfunzionamento del sistema o in altre ipotesi connesse ad oggettive difficoltà del committente e  ha ritenuto opportuno mantenere attiva la possibilità di trasmettere le comunicazioni con le caselle di posta elettronica.
L’Ispettorato al fine di monitorare le trasmissioni  a mezzo e_mail potrà procedere  con
controlli prioritari, anche a campione.


La comunicazione  dovrà avere requisiti minimi, senza i quali la stessa verrà considerata omessa:

• dati del committente e del prestatore nel modulo è previsto l'indicazione dati del documento d'identità

• Luogo della prestazione;

• Descrizione dell’attività;

• Ammontare stimato del compenso;

• data di inizio della prestazione e presumibile durata.

Con riguardo al “termine entro il quale sarà conclusa l’opera o il servizio”, il modello permette di scegliere tre distinte ipotesi:

  • entro 7 giorni,
  • entro 15 giorni
  • entro 30 giorni.

La violazione degli obblighi di comunicazione comporta l’irrogazione di una sanzione amministrativa da euro 500 ad euro 2.500 in relazione a ciascun lavoratore autonomo occasionale per cui è stata omessa o ritardata la comunicazione..



LEGGE DI BILANCIO 2022 -Misure per il lavoro


Esonero contributivo per i lavoratori provenienti da imprese in crisi

La manovra prevede che l’esonero contributivo oggi previsto, anche nel 2022, per le stabilizzazioni dei giovani under36 sia riconosciuto alle imprese che assumono a tempo indeterminato lavoratori, a prescindere da limiti di età, di aziende per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione delle crisi aziendali presso la struttura per la crisi d’impresa. L’esonero consiste nell’azzeramento (sgravio del 100%) dei contributi per 36 mesi (3 anni), entro un limite di 6mila euro annui.

 

Apprendistato formativo Formativo 

Si “sconta” l’apprendistato formativo nelle PMI. Per tutto il 2022, per i contratti di apprendistato di primo livello per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, stipulati nell’anno 2022, è riconosciuto ai datori di lavoro, che occupano alle proprie dipendenze un numero di addetti pari o inferiore a nove, uno sgravio contributivo del 100 per cento con riferimento alla contribuzione dovuta, per i periodi contributivi.


Decontribuzione lavoratrici madri

In via sperimentale, per l’anno 2022, è riconosciuto, nella misura del cinquanta per cento, l’esonero per un anno del versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato a decorrere dal rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità e per un periodo massimo di un anno a decorrere dalla data del predetto rientro. Resta ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche




 




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